In Adelfia, la città immersa nell'ombra, al centro di uno stagno, c'era una casetta di canne. Qui abitava una papera chiamata Aurora con la sua famiglia e Chicco, un cagnolone affettuoso.
Aurora, con le piume lucenti e gli occhi curiosi, amava nuotare tra le ninfee e ascoltare i canti degli uccelli.
Oggi era un giorno speciale per Aurora, che festeggiava il suo compleanno riflettendo sul lago calmo e pieno di riflessi.
Nicolò, il fratellone protettivo, organizzò una caccia al tesoro. Lui sapeva quanto Aurora amasse le sorprese.
Il papà Pelatone insegnò ad Aurora come fare delle barchette di carta da far navigare sullo stagno.
La mamma preparò una torta deliziosa decorata con fiori d'acqua, mentre Chicco scodinzolava felice.
La caccia al tesoro portò Aurora in un'avventura attraverso canneti e predette misteriose, con indizi nascosti in luoghi sorprendenti.
Con coraggio e astuzia, Aurora superò piccoli enigmi e indovinelli, imparando anche qualcosa su di sé.
Alla fine dell'avventura, il tesoro si rivelò essere un libro di storie antiche, piene di magia e coraggio.
La famiglia si riunì per leggere il libro insieme, avvolti dalla luce calda del tramonto.
Aurora si rese conto che la vera magia era l'amore della sua famiglia e la bellezza dell'amicizia.
Aurora promise di condividere le storie del libro con tutti gli abitanti di Adelfia, diffondendo gioia e speranza.
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