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La sfida di Arti
Le piume color lavanda di Arti luccicavano al sole del mattino mentre allungava le sue minuscole ali, uno sbadiglio che gli sfuggiva dal becco. La creatura magica, spesso paragonata a un grifone, poteva sentire il peso della giornata a venire.
Sotto l'aspetto morbido di Arti si nasconde una mente acuta, che si dilettava nelle complessità della storia. Eppure, il quiz pop di oggi sull'Antico Impero dei Grifoni sembrava insolitamente scoraggiante mentre sgranocchiava la sua colazione, il piumaggio viola intorno al collo svolazzante in contemplazione.
Arti arrivò all'Accademia delle Creature Magiche, i suoi artigli battevano sui pavimenti di marmo, il cuore batteva forte come le sue piccole ali. Le chiacchiere dei suoi compagni di classe sembravano distanti mentre si concentrava sulla sfida imminente.
Nell'angolo della sala grande, è appollaiata la piantagrane della classe 4G: Illiana, un'arpia subdola con un talento per le parole crudeli. I suoi occhi incontrarono quelli di Arti, e un sorrisetto si allargò sul suo becco.
Mentre Arti tentava di rivedere i suoi appunti, le provocazioni di Illiana riempirono l'aria: "Pensi che ce la farai, palla di piume?" La sua voce trasudava derisione e la fiducia di Arti vacillò.
L'aula era un campo di battaglia di ingegni. Quando Arti si sedette, trovò conforto nei familiari graffi e scarabocchi sulla sua scrivania, nelle incisioni delle lezioni di storia messe a nudo davanti a lui.
La voce del professor Manticor risuonò nella stanza: “L'interrogatorio di oggi non riguarda solo i fatti; si tratta di comprendere l'essenza della storia.' Le sue parole furono un faro per Arti, che vi si aggrappò nonostante la sua crescente paura.
L'interrogatorio è stato arduo, le domande spaziavano dalle date alle motivazioni più profonde dei leader dei grifoni. Il becco di Arti si muoveva con precisione, la sua penna danzava sulla pergamena, i suoi pensieri erano chiari nonostante il precedente affronto di Illiana.
Quando suonò la campana finale, Arti sentì un barlume di orgoglio. Le risposte fluirono in modo naturale, la sua innata comprensione della storia traspariva, anche se la presenza di Illiana incombeva su di lui.
Il viaggio di Arti verso casa è stato riflessivo. Si librava sopra i sentieri acciottolati, scalando le correnti termiche. L'incontro con Illiana aveva intaccato la sua armatura, ma il suo spirito si librava sulle ali della conoscenza e della fiducia in se stesso.
Arti atterrò dolcemente sulla soglia di casa, la porta di mogano si aprì scricchiolando nel calore di casa. L'abbraccio di sua madre era un focolare di conforto, che ringiovaniva il suo cuoricino martoriato con il fuoco dell'amore familiare.
Mentre le stelle lampeggiavano vive nel cielo di velluto, Arti guardò fuori dalla finestra. Aveva navigato nelle difficili correnti della giornata, imparando che la vera conoscenza non riguardava solo i fatti; si trattava di librarsi al di sopra delle provocazioni e delle turbolenze, indenni.
Domande di riflessione
Come pensi che si sia sentito Arti durante la presa in giro di Illiana e come possiamo trovare forza in situazioni simili?
Cosa può insegnarci il comportamento di Illiana riguardo al trattare con persone che cercano di abbatterci?
Rifletti sull'importanza della fiducia in se stessi di fronte alle sfide, utilizzando l'esperienza di Arti come punto di riferimento.
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